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Il santo del Giorno: 3 luglio

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Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

Il Santo del giorno

3 Luglio

Nome: TOMMASO

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S. TOMMASO 
Apostolo (I sec.)

 

E’ uno dei dodici Apostoli di Gesù: di lui i primi tre Vangeli (Matteo, Marco e Luca) danno appena il nome nell’elenco dei “dodici”, ma l’evangelista Giovanni narra alcuni episodi che rivelano la sua personalità e il suo posto nella vita di Gesù.

E’ Tommaso che sconsiglia Gesù di recarsi a Betania, perché “i giudei ti vogliono lapidare” e, davanti al Maestro che si dimostra irremovibile, Tommaso sbotta a dire: “Allora andiamo tutti a morire con Gesù” (Gv 11,16).

E’ Tommaso che, durante il discorso di Gesù nell’ultima Cena, prima della sua passione e morte, risponde al Maestro, quasi con disappunto: “Noi non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”. Gesù è costretto a rispondere a lui (e a noi) in modo chiarissimo: “io sono la via, la verità e la vita: nessuno va al Padre se non per mezzo di me.

Se voi mi conoscete, conoscerete anche il Padre mio. Da questo momento, però lo conoscete” (Gv 14,5-7); e ancora è grazie all’impazienza di Tommaso che Gesù rivela più chiaramente la sua identità e la sua vita trinitaria.

Dopo la risurrezione del Maestro, Tommaso non è presente nel cenacolo alla sua prima apparizione, la sera stessa della Pasqua e non crede alla bella notizia che gli danno gli amici: “Se non vedo nelle sue mani il foro dei chiodi e se non metto la mano nella ferita del suo costato, non crederò” (Gv 20,19-29).

Otto giorni dopo, Gesù si presenta di nuovo ai suoi e Tommaso può costatare con gli occhi e con le mani che Egli è davvero risorto: “Non essere incredulo, ma credente!” – gli dice Gesù. Tommaso gli risponde con la più bella professione di fede: “Mio Signore e mio Dio!”.

In seguito i Padri della Chiesa, commentando questa stupenda pagina, diranno che a confermarci nella nostra fede in Gesù davvero risorto, l’incredulità di Tommaso valse quanto la fede degli altri apostoli.

Gesù annuncia la più formidabile beatitudine del Vangelo: “Beati quelli che pur non avendo visto, crederanno” (Gv 20,29). Testimone della morte e della risurrezione di Gesù, dopo la Pentecoste annunciò il Vangelo in Persia e in India, dove alcune comunità di cristiani si rifanno al suo nome.

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