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Obiettivi da individuare al Lotto

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Obiettivi da individuare al Lotto

Nel corso di alcuni interventi del passato avevo cercato, molto timidamente, di affrontare un tema per niente facile e che, probabilmente sortirà due effetti opposti tra gli amici lettori; un forte interesse oppure una noia mortale.

Non credo vi saranno vie di mezzo.

Mi sento di rischiare ad affrontarlo poiché alcuni di voi mi hanno sollecitato a farlo.

Per chi non avesse avuto la possibilità di seguire alcuni articoli pubblicati in passato, riassumo l’impostazione generale dello studio:

  1. Siamo partiti dalla considerazione di fondo secondo cui chi segue il Lotto sistematicamente si trova, dopo un certo tempo, in uno stato di “stallo”; dopo un’iniziale momento di euforia, arriva il blocco.

Gli esperti hanno espresso le loro teorie, hanno pronosticato i loro numeri. Ognuno di noi, come succede con le ragazze, si è innamorato di questa o quella combinazione ma, alla fine, come dopo una sbornia, resta la confusione e il mal di testa.

A questo punto è d’obbligo fermarsi a riflettere.

  1. Avevo preso spunto dai procedimenti analitici che normalmente vengono utilizzati per fare i “raggi X” alle strutture aziendali, per cercare di trasferirvi il concetto di quanto sia importante per arrivare al successo, una corretta metodologia di studio. È noto che, per vendere i loro prodotti, oggi, le aziende di un certo spessore non si affidano più al caso o alla pubblicità martellante. È vero che normalmente utilizzano questo canale, ma è altrettanto vero che, preventivamente, vengono fatti studi e campionamenti rigorosi e capillari. In due parole: si rischia SOLO DOPO aver calcolato tutto.

Ed esattamente in questo modo ci si deve misurare con il Lotto. Qui non abbiamo di fronte la concorrenza di altre aziende, ma abbiamo un “cancro” altrettanto terribile: la non equità del rapporto “rischio/beneficio”. Alludo al premio dell’ambo: 250 volte anziché 400.5. Ed è per ciò che si debbono raccogliere tutte le forze e le energie disponibili per cercare di non sbagliare.

  1. Voi sapete che le attività vanno intraprese solo se “il gioco vale la candela” e che “errare è umano, ma perseverare è diabolico”. In altre parole, se è vero che giocare al Lotto mi può divertire moltissimo perché mi inebria, perché mi eccita, perché io sono più bravo degli altri, perché: “te lo faccio vedere io, se sono più forte io o lo Stato”… è altrettanto vero che perdere è un grandissimo dispiacere.

Mi potrà dolere molto se mi vengono i ladri in casa e mi portano via i quadri e la televisione, ma in questo caso me la posso sempre prendere col destino, con gli zingari, con la malasorte o con la porta blindata che non ho comperato, ma se sbaglio per errori miei e ci rimetto una montagna di soldi, allora mi comincio a odiare, mento a me stesso, mi da fastidio guardarmi allo specchio alla mattina e mi do dell’asino per un bel pezzo. Non si deve arrivare a questo punto: il gioco si è trasformato in angoscia, l’euforia in disperazione.

  1. Occorre allora porsi, molto serenamente, una domanda chiave: A CHE PUNTO VOGLIO ARRIVARE?

– Voglio divertirmi e Basta??

– Voglio che il Lotto sia uno strumento finanziario??

– Quanto “fegato” ho? Sono disposto a rischiare veramente o prima o poi mi cederanno i nervi??

– Che senso ha aver rischiato 5.000 € su un ritardatario per aver guadagnato 50 € dopo tre mesi di rincorsa?

Ciò che normalmente, e purtroppo succede, è che questa domanda di solito ognuno di noi tende a porsela DOPO la sconfitta, mentre è fondamentale porsela PRIMA di giocare.

E’ naturale che, a questa domanda, ognuno abbia una sua personale risposta. Diventa un problema soggettivo di carattere e di organizzazione mentale. L’anno scorso ho comperato la sesta Fiat della mia vita. Io sono fatto così; la prossima che cambierò sarà assolutamente la settima Fiat. Consuma e fa rumore ma a me piace quella. Per il Lotto le cose non cambiano più di tanto. Ognuno ha le proprie manie. L’importante è però saperle riconoscere.

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È ragionevole supporre che esistano 4 tipologie di giocatori del Lotto.

Analizziamoli:

1) Vecchiette e pensionati in genere. Sono i più simpatici. Sanno tutto dei numeri: vita, morte e miracoli. Conoscono la smorfia, i numeri del Papa. Giocano 1 euro sulla cinquina perché tanto “indovinare cinque numeri non è poi così difficile”.

2) Maghi, paragnosti, esoterici, chiaroveggenti, sensitivi, oracolisti, oroscopisti, cartomante-dipendente.

Altra categoria di illusi felici. Io ho un amico che fa il Mago a Roma. Vi dirò che è bravino su certe cose, ma sul Lotto è una tragedia vivente. Ma lui è felice e quando perde mi spiega che è colpa di Marte che non era abbastanza in congiunzione con la Luna e che ultimamente le perturbazioni dei Balcani hanno provocato influssi negativi. Poco male perché di lì a poco le cose si metteranno a girare per il verso giusto, dice lui.

3) Sistemisti matematico-dipendenti. Normalmente frequentatori del bar di quartiere. Per loro LA VITA E’ UN SISTEMA. Tutto si può mettere a sistema. Un sistema per il Lotto può essere trasformato in un Sistema per la Tris, basta solo cambiare qualche regoletta.

4) Computer-dipendenti. L’importante è che la previsione l’abbia fatta il computer, anzi, che l’abbia STAMPATA, “Carta canta” dicevano gli antichi Romani. Quelli di questa categoria l’hanno veramente preso alla lettera.

Scusate se mi sono divertito un po’. Non c’era sarcasmo in questa analisi. L’ho fatto perché anche voi possiate identificarvi e prendere serenamente coscienza di chi realmente siete. Ognuno di noi “assomiglia” per forza a una o più di queste categorie. In anatomia o in psicologia ci sono i SOMA-TIPI. Lo so che nessuno di noi ama essere “inscatolato” per gruppi, ma così va la vita. Bisogna accettarlo. In fondo, se ci pensate, continuiamo a inscatolare anche gli ambi, perché non farlo pure coi cristiani?

Quando con molto affetto nei confronti di noi stessi, avremo avuto il coraggio di conoscere che “razza” di giocatori siamo, e per farlo ci vuole un bel po’ di tempo, allora potremo cominciare a lavorare più serenamente.

Un grandissimo vantaggio del Lotto sta nel fatto che, per questo gioco, c’è tutto il tempo per riflettere. Se andate al casinò una puntata “tira l’altra”, un po’ come le ciliegie. Bisogna decidersi alla svelta. Euforia e panico si susseguono in continuazione ed è facile “crollare”.

Per il Lotto ci sono 2 giorni per pensare. Mica male vero??

E quanto siamo disposti realmente a perdere? Ve lo siete chiesto veramente?

Non parliamo di soldi in “valore assoluto”. I miei 10 euro sono tantissimi per un barbone, ma sono una briciola per un miliardario.

Ragioniamo allora per “stipendi”!!! Forse un decimo? Possiamo arrivare ad un terzo? Lo sapete o no che la montante, ovvero la necessità di aumentare progressivamente la posta per salvaguardare le perdite, è terribile quasi quanto l’usura???

In matematica questo problema è stato studiano molto a lungo.

Viene chiamato “problema del gioco giusto”, oppure anche “problema del gioco onesto”.

I matematici sono dei veri campioni a litigarsi le teorie, le soluzioni e la verità assoluta.

È gente abbastanza orgogliosa.

Il problema del gioco giusto è stato un vero e proprio campo di battaglia per i matematici del 1700. Ha lasciato morti e feriti nel vero senso della parola.

Lo svizzero Daniel Bernoulli, nel 1773, arrivò addirittura a elaborare un celebre paradosso, forse per il gusto di mettere in ginocchio le teorie correnti.

Per quanto complesso, il “Paradosso di San Pietroburgo” ha dipanato la matassa ed è tuttora considerato un capo-saldo della teoria della probabilità.

Sarebbe interessante analizzare le considerazioni di Bernoulli a questo proposito,

così da “caricarvi di un modo coerente e non-pregiudiziale” nell’affrontare le situazioni a rischio.

Qualcuno di certo ricorderà che ho parlato a lungo, negli anni, delle sperimentazioni simulate fatte al computer, alludo al “lotto fatto in casa”. Avrete senz’altro capito, ora, che quel tipo di analisi mirava a ripercorrere, senza pregiudizio, un itinerario seguito a lungo dagli studiosi, ma che per noi avevano l’unico scopo di “sgombrare il campo” da credenze ed errate impostazioni mentali, di depurarci da falsi concetti in modo da poterci preparare ad affrontare i nostri studi in modo asettico e cosciente.

Vi ringrazio per l’attenzione e la pazienza che avete voluto dedicarmi.

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto del 25/06/2019

Palermo ambata 90

per ambo e terno

90.30.40

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