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I numeri al LOTTO del Santo del Giorno: 7 settembre

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Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

Santo del Giorno – 7 settembre – Beato Giovanni Battista Mazzucconi (1826-1855) Martire

Santo del Giorno – 7 settembre – Beato Giovanni Battista Mazzucconi (1826-1855), 29 anni, Martire, Sacerdote, Missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME – dal latino Pontificium Institutum Missionum Exterarum) – nato il 1 marzo 1826 a Rancio di Lecco, Italia e morì il 7 settembre 1855 a Woodlark Island, Milne Bay, Papua Nuova Guinea. Patrocini – Cristiani perseguitati, Missionari e Pontificio Istituto Missione Estero. Il beato Giovanni ha una seconda Memoria il 10 settembre di rito ambrosiano a Milano.BL GIOVANNI BATTISTA MAZZUCCONI.jpg

Il nono dei 12 figli di Giacomo e Anna Maria Scuri Mazzucconi ha studiato nei seminari di Monza e Milano. Ha iniziato gli studi sacerdotali nel 1845 e con diversi seminaristi ha seguito un corso di esercizi spirituali. Fu in uno di questi ritiri che incontrò il Padre Superiore che serviva in India. Questo incontro ha avuto un profondo effetto su Mazzucconi che ha iniziato a coltivare il desiderio di entrare a far parte di un gruppo di missionari. Il suo desiderio si intensificò nel 1850 quando Papa Pio IX chiese ai vescovi milanesi di istituire un laboratorio per la preparazione delle persone per le missioni.

Nel frattempo Giovanni fu ordinato sacerdote il 25 maggio 1850 e fu istituito, con l’approvazione apostolica, il Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime). Due mesi dopo, nel luglio 1850, Mazzucconi ricevette l’invito di mons.Angelo Ramazzotti a diventare socio fondatore del PIME, insieme a padre Salerio, altri tre ecclesiastici (Timoleone Raimondi, Angelo Ambrosoli e Paolo Reina) e due catechisti (Giuseppe Corti e Luigi Tacchini).

Si imbarcarono per l’Australia nel marzo 1852. Lì furono stabiliti due gruppi, uno per l’isola di Rook e l’altro per l’isola di Woodlark. Avevano intenzione di andare prima in Oceania. Dopo un viaggio di tre mesi, i missionari arrivarono il 25 luglio 1852 in Australia, dove studiarono per due mesi la lingua e i costumi della Nuova Guinea sotto la guida di un marista.

Al loro arrivo a Woodlark Island il 28 ottobre 1852, la missione fu divisa in tre gruppi con Mazzucconi, Reina, una catechista e il loro mentore marista che proseguirono per Rook Island, dove lavorarono per due anni in condizioni difficili. Fu lì che Giovanni si immerse nella cultura degli indigeni ma il tempo interruppe i suoi studi e si ammalò e fu mandato a Sydney per cure.

Dopo la sua guarigione, salpò il 18 agosto 1855, tornando a Woodlark senza sapere che i suoi compagni avevano abbandonato le stazioni di missione a Woodlark e Rook. Quando la sua goletta si è arenata su una barriera corallina, i nativi gli hanno teso un’imboscata e lui è stato ucciso con un’ascia da uno dei locali. Si era avvicinato a loro, ma il nativo più vicino a lui lo colpì sulla testa con un’ascia. È morto per le ferite. Otto mesi dopo padre Raimondi guidò una spedizione alla ricerca di Mazzucconi e venne a sapere del suo martirio.

Il processo di beatificazione è iniziato a Milano e, infine, la Congregazione delle Cause dei Santi ha discusso la causa ed è giunta alla convinzione che Giovanni fosse stato ucciso in odio alla fede. San Papa Giovanni Paolo II ha approvato questi risultati e lo ha beatificato il 19 febbraio 1984.

Beato Giovanni, scrivendo poco prima del suo ultimo viaggio missionario:

Domani mi imbarcherò e sabato, dopodomani, sarò già in alto mare diretto a Woodlark. Quest’anno, quando ho navigato per Sydney, il mercoledì della Settimana Santa, siamo stati sorpassati da un uragano che ci ha squarciato le vele e spezzato le nostre cime e la metà superiore di un albero. Poi ci ha spinto qua e là per tutto il mare senza direzione e con poca speranza, per quattro giorni, finché il sole di Pasqua ha brillato di nuovo come una cosa nuova sopra di noi e siamo stati veramente come persone risuscitate dai morti.

Ebbene, quel Dio che mi ha salvato allora sarà di nuovo con me in questo viaggio e se non lo abbandono, sarà sempre con me e mentre è con me tutto ciò che può accadermi sarà sempre una grazia, una benedizione per cui dovrei ringraziarlo. Se in pericolo vuole ritirarsi, o finge di dormire sulla prua della nave, come l’Apostolo, io andrò a svegliarlo e fargli vedere il mio pericolo. E poi, se non vuole ascoltare, dirò: Signore, comandami di venire da Te e la mia anima camminerà sulle acque, andrà ai Suoi piedi e sarà contenta per sempre.

Non so cosa sta preparando per me nel viaggio che inizierò domani. So solo una cosa, se è buono e mi ama immensamente, tutto il resto – calma o tempesta, pericolo o sicurezza, vita o morte, sono semplicemente espressioni mutevoli e passeggere dell’amato immutabile, eterno Amore. Sì, miei amati fratelli, abbiamo un altro paese, un’altra casa, un regno in cui dobbiamo incontrarci tutti, dove non ci saranno più separazioni o partenze, dove i dolori e i pericoli del passato serviranno semplicemente ad aumentare la nostra consolazione e gloria.

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