Il “pollice verde”
Si legge da qualche parte che alcuni concetti innovativi introdotti anni addietro, e che stanno segnando ancora il Lotto moderno, non sono da tenere in considerazione e che, anzi, è solo fumo di scena.
Certo ognuno ha diritto ad avere le proprie, sempre che se ne abbiano di proprie, perché discutere su idee altrui e non dargli il giusto peso che meritano è tutt’altra cosa.
Chi si è dedicato al Lotto con coscienza, e ancora ci si dedica, cerca, nel proprio piccolo orticello, di dare un contributo che possa in qualche modo tornare utile a chi ne desidera approfondire gli aspetti.
Sarebbe molto più logico discutere dei propri lavori, delle proprie idee, delle proprie teorie, piuttosto che parlare di quelle degli altri, perché nei discorsi che abbiamo letti, di loro, c’è il nulla.
Ognuno, nel proprio campo, cerca di dare il meglio di sé, senza per questo atteggiarsi a detentore di chissà quale scienza, cercando di capire l’altrui pensiero e, se non lo si ritiene consono al proprio, di non denigrarlo per farsi bello o affermare il proprio.
Oggi nel Lotto, almeno in certi campi, si utilizzano terminologie partorite da vari autori, ed anche se qualcuno gli ha cambiato nome e le tratta come proprie, è comunque da apprezzare il fatto che siano fonte ancora di studio.
Non sono, invece, da apprezzare certe affermazioni che lasciano il tempo che trovano, perché in molte parti si legge di qualcuno che utilizza tali terminologie, ma viene distratto dal vero concetto che rappresentano, affermando che non servono a niente.
In tanti anni di Lotto si è imparato che ogni statistica ha la sua importanza, perché ogni statistica è un contributo che concorre al fine di poter prevedere i numeri che usciranno.
È più che naturale che nessuna statistica, da sola, possa dare quell’input che conduca ad un risultato veritiero, ma a volte sono proprio quelle cose, per molti insignificanti, a indirizzare laddove l’evento si verifichi.
Chi studia il Lotto con serietà può essere paragonato ad un contadino che semina in campo aperto e mette a disposizione di tutti, cosicché chiunque voglia ne possa raccogliere i frutti.
Ci sarà sempre chi, non avendo “il pollice verde”, entra nel campo e cerca di devastarlo.
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