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Un ambo secco su Cagliari e Firenze

Un concetto importante ai fini di una buona previsione

Un ambo secco su Cagliari e Firenze

Non è praticamente possibile disporre di una previsione che si possa, in alcun modo, poter definire certa e prossima allo sfaldamento, in quanto l’imprevedibilità dal caos resta tale e niente è in grado di cambiarla.

Al massimo si possono fare dei ragionamenti statistici che implicano aspetti poco conosciuti dalla stragrande maggioranza dei giocatori, visto che il concetto matematico di probabilità, applicato al gioco del Lotto, è una “scienza” teorica professata da pochi.

L’Aspettabilità

Sulle pagine del glorioso settimanale Lotto Gazzetta, ora non più in edicola, trattammo, assieme al Fisico e Leontino Gorgia, il concetto di Aspettabilità, con il quale è possibile attribuire un valore che va da 0 a 1, da non confondere con la probabilità, per ciascuno dei 90 numeri di ciascuna ruota.

Utilizzando la probabilità, riferita ai numeri del Lotto, è possibile teorizzare quanti numeri, ad esempio, in una qualsiasi ruota dovrebbero ancora essere estratti ad un certo ritardo.

Trovare gli eccessi

Di contro, invece, quanti numeri devono essere stati estratti sino ad un certo ritardo. Detto ciò, osservando il comportamento dei numeri, successivamente ad una qualsiasi concorso, si possono con facilità individuare situazioni dove ci sono eccessi di numeri, mentre, teoricamente, dovrebbero essercene di meno.

La probabilità teorica non è applicabile soltanto al ritardo cronologico di un numero, ma anche a diverse altre tipologie di analisi, come la frequenza, il ritardo di livello, quello sincrono, sulle posizioni estrazionali, su più ruote, insomma sono tante le possibilità in cui è possibile applicarla.

Di cosa si tratta

Poco sopra ho parlato di Aspettabilità, dove questa è calcolata mettendo a confronto una statistica reale, cioè, basata sulla situazione reale dei numeri che si osservano, con una statistica teorica, cioè di come in teoria dovrebbero disporsi teoricamente i numeri.

Per ogni confronto, perché ogni confronto corrisponde ad una diversa statistica, abbiamo un certo valore di Aspettabilità che, mediato con gli altri valori di Aspettabilità, derivanti da diverse statistiche messe a confronto, indica il grado di fiducia da riporre in quella situazione.

Tendenza al riequilibrio

È stato detto che il valore dell’Aspettabilità va da 0 a 1 e, pertanto, più il valore si avvicina a 1 e più verosimile sarà attendersi un riequilibrio statistico riferito al tipo di analisi statistica in esame.

Questo perché tutto tende al riequilibrio statistico, indipendentemente dal tipo di analisi che è stata adottata.

Scienza per pochi

Ci sarebbe molto altro da dire, e da dimostrare, ma come ho avuto modo di sperimentare in passato, l’Aspettabilità nel suo insieme interessa ad una cerchia molto limitata di studiosi, al massimo si contano su due mani, perché il resto opta per soluzioni più facili e abbordabili da tutti.

Ora c’è un bell’ambo secco che potrebbe, da qui ai prossimi quattro colpi, fare la sua apparizione se le nostre considerazioni dovessero risultate esatte. Aggiungo anche un altro ambo, sebbene appena sortito, potrebbe farlo di nuovo nei tempi indicati.