Le origini del Lotto

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L’inestimabile patrimonio di bancali e di documenti dell’Archivio Storico dell’Istituto Banco di Napoli-Fondazione, ci da l’opportunità di accompagnarvi in un singolare ed ineguagliabile percorso sul gioco della “Bonafficiata” (l’odierno gioco del Lotto) dal XVII al XIX secolo, da un  punto di vista fino ad oggi sconosciuto, che va dalle Bancali emesse come versamento di una dote a 5 ragazze nubili e bisognose abbinate ai  5 numeri estratti, al canone di “arrendamento” (affitto) del gioco corrisposto alla Regia Camera, agli stipendi degli impiegati.

Si va a delineare, pertanto, un affresco di una delle tradizioni più diffuse a Napoli già nella prima metà del 1600, intrisa di rituali, speranze e illusioni ,che le testimonianze del tempo, raccontano come tratto comune a tutta la popolazione, senza distinzione di classe e ceto sociale, dai sovrani agli indigenti, dai nobili al clero.

Tale accanimento al gioco, ha catturato, nell’arco dei secoli, l’attenzione di illustri personaggi storici, da Matilde Serao a C.Dickens, da Don Bosco a Carlo Borromeo, dividendo la critica in accaniti detrattori e appassionati sostenitori; ponendo problemi morali e religiosi; creando tensioni con la Chiesa, la quale però, non si è mai sottratta nè dal giocare, nè dal partecipare alla gestione dell’impresa.

Proveremo attraverso le nostre testimonianze storiche, a catapultarvi indietro di ben quattro secoli, e a raccontarvi avvenimenti che  mettendo in moto la vostra immaginazione, riuscirete a rivivere le atmosfere e l’esoterismo che questo gioco porta con sè dalla sua nascita, che nessuno fino ad oggi è riuscito ancora ad indagare, nonchè, le speranze di coloro che hanno messo a repentaglio il proprio patrimonio, nel tentativo di dare una svolta al proprio destino, oppure per provare quel brivido che solo le scommesse sono capaci di procurare.

Le tracce storiche documentate sul Gioco del Lotto, ci portano al 1448, precisamente a Milano, dove troviamo il gioco delle “borse di La Dea Fortunaventura“, da molti storici considerato il precursore al lotto moderno. Ogni cittadino poteva acquistare il biglietto per partecipare a questa lotteria, che consisteva nell’assegnazione di 7 borse, contenenti: 300, 100, 75, 50, 30, 25 e 20 ducati, tramite l’estrazione di sette biglietti corrispondenti alle sette borse di ducati, a cui corrispondevano i nomi di sette giocatori.

Nel 1576, a Genova, troviamo invece “Il Gioco del Seminario” (dal nome dell’urna in cui avveniva l’estrazione). Questo gioco risulta essere il vero e proprio precursore del Lotto moderno: nel XVI secolo a Genova 5 membri del “Maggior Consiglio della Repubblica“, venivano estratti a sorte su un totale di 120 cittadini particolarmente meritevoli.

Qualche anno dopo i possibili candidati all’elezione di membro del “Maggior Consiglio della Repubblica” furono ridotti a 90, quindi i nomi dei candidati furono sostituiti dai 90 numeri. Inizialmente le giocate nacquero spontaneamente tra la cittadinanza, ma in poco tempo nacquero delle vere e proprie società che “tenevano il banco”, e che definirono inoltre le prime regole ufficiali del gioco stesso.

Alcuni individuano l’origine del termine “lotto“, dalla parola “hleut“, di antichissima origine germanica, che designava i giochi a sorte basati su un’estrazione. Il vocabolo, infatti, veniva usato per chiamare l’oggetto, simile a un disco, che veniva estratto  gettato, per decidere divisioni di proprietà e simili. Altre versioni vorrebbero che derivi dal francese “lot“, il cui significato è premio, sorte; o dal “Gioco dell’Otto”, la cui unione delle lettere col passare del tempo, avrebbe generato il “lotto”.

 

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