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Ritorniamo sull’equilibrio instabile

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Ritorniamo sull’equilibrio instabileRitorniamo sull’equilibrio instabile

Riportiamo, quasi integralmente, un nostro intervento pubblicato già tra le nostre pagine del vecchio sito, nel settembre del 2010.

Il Prof. Tressardi scriveva sul “calcolo vincitore”:

…nelle mie indagini, ho considerato per il gioco di ambata, non più il numero per se stesso ma le 4005 coppie possibili della limitata serie presa in esame.

Ad esempio il 2 in relazione col 10, il 18 in relazione col 90 ecc. Nel considerarli statisticamente ho diviso le estrazioni di una data ruota in gruppi di 18, poichè in 18 estrazioni teoricamente dovrebbero manifestarsi tutti i numeri della serie dall’1 al 90. Ho fatto questo logico ragionamento.

Supponiamo di considerare due numeri A e B…

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Nel primo ciclo di diciotto estrazioni trovo che l’elemento A si è manifestato una sola volta e l’elemento B pure una volta. Nel successivo ciclo di diciotto estrazioni l’elemento A è uscito due volte e quello B pure due volte.

Nel terzo ciclo di diciotto estrazioni ambedue gli elementi non hanno avuto alcuna manifestazione. Nel quarto ciclo successivo ambedue gli elementi sono usciti dall’urna tre volte. Nel quinto ciclo osservo una uscita per il numero A e una per il numero B. Nel sesto ciclo ancora equilibrio di sortite. Nell’ottavo idem. E così via…

E’ evidente che questo equilibrio di sortite non può ripetersi all’infinito: è un EQUILIBRIO INSTABILE. Nei successivi cicli si avrà certamente una rottura nel senso che, ad esempio, il numero A uscirà una volta e quello B non uscirà affatto.

Come si nota ci troviamo di fronte a situazioni di equilibrio instabile quando i due numeri che formano la coppia tendono a sortire, nel ciclo di 18 estrazioni, lo stesso numero di volte, oppure per mantenere l’equilibrio di non sortire nessuno dei due affatto, questo sempre nel ciclo di 18 estrazioni.

Gli studi sull’equilibrio, anche dopo il Tressardi, sono continuati con altri studiosi e tutt’ora c’è chi ne è un convinto sostenitore.

Personalmente, come un po’ tutti gli appassionati seri della materia, ho preso in sincera considerazione questa teoria, ma devo ammettere, per essere franco con me stesso, di non avervi trovato nulla di rilevante che permetta di puntare con efficacia alla vincita.

E’ una statistica come tante altre con i suoi pregi, ma anche con tutti i suoi difetti.

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Non è di mio gradimento la tipologia di gioco, questa pertanto è una mia opinione personale anche se non condivisibile, ma trovo non conveniente per lo scommettitore, ad esempio, mettersi a giocare due numeri per 18 colpi perché deve aspettarsi che l’equilibrio continui a reggere.

Si perché nella teoria sono considerati in equilibrio instabile anche i cicli di 18 colpi dove nessuno dei due numeri esce dall’urna, e non è raro assistere a situazioni di equilibrio instabile dove per due o tre cicli nessun elemento giocato, della coppia, esca. E’ altresì difficile stabilire, anche statisticamente, il momento più propizio di quando iniziare il gioco e attendersi che l’equilibrio continui a mantenersi tale.

Possiedo dei software sofisticati sull’argomento e l’ho analizzato in tutti i suoi aspetti, senza però mai trovarvi punti fermi su cui porvi delle basi solide. Tanto per citare un esempio faccio riferimento alla coppia 25.38 che, nel comparto di Venezia, ha mantenuto un equilibrio instabile per 13 cicli, in fine ciclo il 05/10/1985, dove dal terzo all’ottavo ciclo i due numeri della coppia non sono mai sortiti.

E’ proprio per la mancanza di punti fermi che la teoria a me non convince del tutto, ma questo non significa che per altri non sia degna e valida di approfondimenti.

Ora tornando ai tempi nostri, la richiesta di proporre qualche articolo sulla materia ci coglie non impreparati, bensì ancora dello stesso parere espresso qualche anno fa.

Il quesito, o meglio sarebbe dire il problema vero, lo riscontriamo nella forma di gioco che l’equilibrio tende a proporre.

Se l’andamento continuo di una coppia numerica a ruota, o se preferiamo di un numero in due ruote, o più, almeno sin dove c’è apparente convenienza economica, è sempre determinato dal ciclo di 18 estrazioni, potete star certi, dati alla mano, che questa procedura statistica porta immancabilmente al disastro economico.

Si è tentato, avvalendosi di programmi specifici e mirati, a utilizzare il concetto teorico basandosi sul ritardo naturale delle combinazioni, tipo due numeri per 9 colpi o un numero in due ruote per 9 colpi, ma i risultati non è che cambino poi di molto.

L’effetto vero e determinante prodotto da questa teoria, consiste, invece, nella sua trasformazione in quel tipo di analisi da molti conosciuta come Superciclo e Superfrequenza.

Sta infatti nel ripetersi ciclico di un evento il possibile raggiungimento del risultato positivo, quando però questo evento sta dando segnali della sua ripetitività.

Se restando nel ciclo teorico di una combinazione, prendiamo ad esempio 1 numero in due ruote, quindi 9 colpi, preferiamo di gran lunga dare seguito ai dati forniti da un analisi di superfrequenza, piuttosto che basarsi sulla ciclicità di eventi nei quali dati sono conteggiati come positivi gli esisti negativi.

Volendo e se siete interessati, possiamo altresì produrre una serie di tabelle riguardanti l’equilibrio instabile, ma solo ne fate esplicita richiesta.

In merito al discorso degli spazi determinati, lo affronteremo prossimamente.

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