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Riforma delle Pensioni: anticipo da 62 anni e nuove misure per gli invalidi

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L’Ex ministro del Lavoro: “Bisogna arrivare a concedere almeno quattro anni di anticipo e non tre come propone il Governo. Servono misure anche per i precoci e per i lavoratori invalidi”.

Se il referendum sulla Costituzione, per Renzi, è la madre di tutte le battaglie, il Premier non dimentichi che pensioni, lavoro e sicurezza delle città lo sono per i cittadini. Per questo è importante che il Governo abbia deciso di aprire un confronto con il sindacato su questi temi ed è altrettanto decisivo che si arrivi ad una soluzione, possibilmente condivisa, prima del referendum”. Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

“Sulle pensioni – prosegue – affinché la misura sia efficace, chiediamo che l’anticipo sia di 4 anni e non solo di 3 come propone il Governo; che l’INPS sia ‘l’ufficiale pagatore’ delle pensioni e lo Stato il garante della operazione di flessibilità. Infine, particolare attenzione va riservata alle categorie più deboli: disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, precoci, addetti a lavori usuranti ed invalidi”. “Si tratta di persone colpite dalla crisi, rimaste senza reddito per via dei licenziamenti o che hanno trascorso una vita di lavoro in lavori faticosi. Per queste categorie le detrazioni fiscali proposte dal Governo devono ridurre sostanzialmente a zero gli oneri finanziari legati al prestito”, ha indicato Damiano.

Questa settimana, come noto, si è aperto finalmente il tavolo di confronto con i sindacati ed il Governo ha indicato la cornice generale dell’intervento sulla flessibilità in uscita: anticipo sino a tre anni sulla pensione di vecchiaia con la formula del prestito pensionistico da restituire attraverso rate ventennali che potranno incidere sino al 15% dell’assegno. L’azione combinata delle detrazioni fiscali renderà meno intenso (quanto ancora non è dato saperlo con precisione) il prelievo sul rateo per i disoccupati di lunga durata e per i lavoratori con assegni esigui (ad esempio inferiori a tre volte il trattamento minimo Inps). Per queste categorie di lavoratori lo stato si farebbe quindi carico di gran parte dell’anticipo pensionistico, un onere spalmato su più anni e dunque compatibile con i vincoli europei.

In definitiva, secondo quanto si apprende, il progetto del Governo dovrebbe rivolgersi, come già anticipato da pensionioggi, a chi ha 63 anni e 7 mesi di età (62 anni e 7 mesi le donne dipendenti del settore privato; 63 anni ed un mese le autonome) unitamente ad almeno 20 anni di contributi la facoltà di ritirarsi prima dal lavoro. Un intervento questa volta rivolto anche al pubblico impiego rimasto fuori, sino ad oggi, da qualsiasi ipotesi di flessibilità, l’ultima quella del part-time agevolato. Per ulteriori dettagli si dovrà attendere ancora in quanto lo schema governativo è tutt’altro che definito. Già la prossima settimana ci sarà un nuovo round di consultazioni presso il Dicastero del Lavoro con i sindacati.

Boeri: bene la decisione del Governo. Pronti a collaborare
E’ molto importante che il governo stia affrontando il tema flessibilità. Abbiamo sempre sottolineato che è una questione importante perché dà una maggiore libertà di scelta alle persone, alle imprese e al tempo stesso, in questo momento, potrebbe dare anche un aiuto all’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani”: lo ha ribadito il presidente dell’Inps, Tito Boeri. “Quindi – ha concluso Boeri – è molto importante che questo tema venga affrontato adesso e non più in là”.  “Sono abituato a discutere le proposte quando vengono articolate e fatte e non gli annunci sul giornale. Questo riserbo, in questa occasione, è d’obbligo. In queste cose i dettagli sono davvero molto importanti”, ha aggiunto. Boeri ha definito ‘importante’ l’impegno del governo ‘in questo momento’ sul tema flessibilità, spiegando che per quanto riguarda l’ente “stiamo fornendo tutto il supporto che possiamo all’elaborazione di proposte da parte dell’esecutivo”. “Poi un domani – ha concluso – mi sembra che le proposte che sono in discussione prevedano un ruolo centrale dell’Inps in questo contesto e noi siamo lieti, di poterlo dare”.

  • Scritto da  Valerio Damiani e tratto da pensionioggi.it

Notizia… alla Smorfia, per le estrazioni del Lotto di oggi 16/06/2016

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Riforma pensioni 2016
Riforma pensioni 2016

 

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