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Previsioni fiorentine

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Il passato è ricco di procedure ancora valide e applicabili ai nostri giorni. Ecco una tecnica dagli esiti ancora positivi.

In molte occasioni si è parlato della realizzazione delle tecniche di previsione. Esse si fondano su determinate condizioni matematiche, che devono essere rispettate, per permettere di giungere a dei pronostici di una certa affidabilità. Gli ideatori di queste tecniche si dividono in diverse categorie. C’è chi si affida alla cabala, chi alla ciclometria e così via. In tutte queste tecniche, però, esiste una componente che accomuna i differenti tipi di approccio.

I pronostici da ricavare, infatti, possono essere ottenuti soltanto in specifiche condizioni estrazionali che vengono decise, di volta in volta, dalla fantasia di colui che sviluppa una nuova metodologia. In effetti, a mio giudizio, non esistono differenze sostanziali tra le diverse categorie di ideatori di tecniche, visto che ognuno di essi, io per primo, stabilisce in quali circostanze è opportuno procedere con le operazioni matematiche del caso.

Essendo gli studiosi una moltitudine non indifferente, avremo una parte che giurerà di essere nel giusto, mentre l’altra parte griderà che gli altri sono nel torto. Non so quanto questo tipo di affermazioni possa giovare al Lotto, anche perché si induce il lettore a prendere delle decisioni mirate.

Sono del parere che tutti hanno diritto ad esprimere le proprie opinioni e le proprie idee in merito, ma non reputo giusto influenzare il lettore con dichiarazioni che hanno il solo scopo di convogliare dalla loro parte quelli che cadono nel tranello. Il lettore deve essere lasciato libero di fare le proprie scelte, per orientarsi su quelle teorie che rispondono alle sue esigenze personali.

Le proposte devono essere chiare ed espresse in maniera che, chiunque decida di accordare fiducia, possa stabilire, senza equivoci, a cosa va incontro. Siccome le tecniche di previsione presentano una specifica incidenza statistica, colui che deciderà di metterla in pratica, dovrà valutare sempre il valore statistico di ogni singola procedura. Questa settimana osserveremo una metodologia che si basa sulla sortita, nel solo  compartimento di Firenze, di un ambo appartenente ad una delle 45 terzine simmetriche.

Si tratta di 45 terne che hanno la caratteristica di essere formate da un ambo di numeri raddoppiati e da un ambo di somma 91. Le terzine 1-2-90 e la 2-4-89, ad esempio, sono due terzine simmetriche, perché rispondono alle esigenze richieste. Le altre 43, se non le conoscete, potete crearle da voi, infatti, basta continuare progressivamente con il numero 3, quindi raddoppiarlo e calcolare quel numero che sommato al 3 dia 91.

Per ricavare delle buone previsioni basterà abbinare tra loro la cifra dell’unità finale del primo numero dell’ambo estratto, con la cifra della decina del secondo numero. Il valore numerico trovato sarà la prima ambata, mentre la seconda sarà data dal suo numero inverso.

Vediamo praticamente come procedere. Nell’estrazione del 7 agosto del 1993 si presentava l’ambo 58-62 che rispondeva alle nostre esigenze nella ruota toscana.

La cifra dell’unità finale del primo numero era data dal valore 8 del 58, mentre la cifra della decina del secondo era data dal valore 6 del numero 62. da questo abbinamento si formava il numero 86, la prima ambata. Il numero 68, il suo inverso, ne rappresentava la seconda. Alla quinta settimana di gioco si presentava il numero 86 a Firenze.

Indicazioni di gioco a iniziare dall’estrazione del lotto di oggi 23/02/2016

Firenze per ambata 50

Ambi secchi 50.60, 50.90

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