Torniamo a rispondere su un argomento che abbiamo affrontato già altre volte: la sistemistica applicata al Gioco del Lotto. 
La sistemistica è una disciplina che studia come poter giocare, con il minor numero di bollette possibili, una certa quantità di numeri che punta alla vincita della sorte inseguita, con la sortita di due, tre, ecc. numeri appartenenti alla quantità iniziale.
Non rientra ora nei nostri compiti deliziarci negli approfondimenti di questa specifica materia, poiché siamo dell’avviso che in questo gioco i sistemi intesi come al SuperEnalotto, oppure come al Totocalcio, non abbiano un vero senso logico.
Il perché di questa nostra opinione è presto detta.
Se giochiamo un sistema al SuperEnalotto, così come al Totocalcio, investendo, nel primo caso un certo capitale per il numero di bollette necessarie allo sviluppo della quantità dei numeri messi in gioco, o al numero di colonne che occorrono, nel secondo caso, per lo sviluppo delle doppie e triple previste dal sistema, in caso di vincita il montepremi a disposizione sarà diviso tra quanti hanno realizzato una combinazione vincente.
Nel nostro amato gioco, il Lotto, invece, sappiamo già cosa vinciamo, e questo in base alla somma puntata.
Il Lotto non è un gioco a “Totalizzatore”, cioè in cui tutti gli eventuali vincitori si dividono il montepremi, ma è un gioco in cui si conosce prima di giocare quale sarà l’eventuale somma vinta, in funzione logicamente del capitale puntato.
Ora prendiamo ad esempio il conosciutissimo sistema simmetrico ortogonale di quindici numeri che, in molti, sono soliti giocare con i loro numeri preferiti.
Lo sviluppo del sistema è il seguente:
01.02.03, 01.04.07, 01.05.13, 01.06.10,01.08.15
01.09.12, 01.11.14, 02.04.11, 02.05.08, 02.06.14
02.07.10, 02.09.13, 02.12.15, 03.04.15, 03.05.12
03.06.09, 03.07.14, 03.08.11, 03.10.13, 04.05.06
04.08.10, 04.09.14, 04.12.13, 05.07.15, 05.09.11
05.10.14, 06.07.12, 06.08.13, 06.11.15, 07.08.09
07.11.13, 08.12.14, 09.10.15, 10.11.12, 13.14.15
Il sistema è chiamato simmetrico ortogonale perché è giocato tutto in terzine, e anche perché tutti e 105 gli ambi possibili, con 15 numeri, sono rappresentati, nessuno escluso e nessuno ripetuto.
Appare chiaro che la spesa minima per un sistema del genere è di 35 euro, in altre parole minimo un euro a bolletta.
Puntando alla sorte dell’ambo, in caso sortissero due dei numeri messi in gioco, si realizzerebbe di certo la vincita.
Molti sistemisti addetti ai lavori, sui giornali e siti del settore, sono soliti gridare ai quattro venti, come ad esempio nel sistema appena esposto, che è stato centrato un bell’ambo per una vincita netta di circa 78 euro (tanto paga l’ambo in terzina).
Una vincita netta “n’ par dei ciufoli”, diciamo noi!!!
Scusate, ma quanto avete giocato?
35 euro?
Si?
Allora la vostra vincita netta non è di 35 euro, bensì è data da 78,33 – 35= 43,33
Diteci: che senso ha giocare 35 per vincerne poco più del doppio?
Quello di giocare sistemi del genere, comunque, è una scelta che rispettiamo, anche se non la condividiamo, perché è giusto che ciascuno eserciti come meglio crede la sua libertà di giocare, senza però che questa sia fatta passare come una verità, mentre non lo è per niente.
A questo punto, scusate, ma se proprio dovessimo emulare una giocata del genere, preferiremmo giocare 25 numeri come estratto determinato in una posizione a nostra scelta, perché in questo caso un’eventuale vincita sarebbe di circa il doppio la puntata necessaria.
E’ la conoscenza profonda del gioco che porta alla vittoria, e non il contrario!!!
Bari per estratto 45
Per ambo e terno 45.51.86.87.88
