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Le figure di Roma

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Vincere nel compartimento di Roma è sempre stato un traguardo molto ambito per i giocatori.

In molti si sono cimentati al suo assalto e, per quanto mi riguarda, ho ideato anche io qualcosa che potrebbe mettere lo scommettitore nella condizione di sferrare degli attacchi proficui.

Una tecnica che agisce su di un solo compartimento, tra l’altro, ha i suoi vantaggi e consente di effettuare delle puntate singole, mentre una tecnica valida su differenti ruote comporta un gioco ad ampio raggio che sfianca le possibilità economiche del giocatore. E’ con piacere, perciò, che mi accingo ad esporre una procedura che, sono certo, riscuoterà i consensi di coloro che prediligono la stazione romana. In pratica si tratta di attendere la sortita di un ambo facente parte di una di quelle formazioni chiamate figure.

Le figure sono nove serie numeriche di dieci numeri che hanno la caratteristica di possedere tutti lo stesso valore in figura, ossia la somma delle cifre di ciascun numero di ogni serie da sempre ed in ogni caso lo stesso risultato, e tra loro, consecutivamente, sono separati da nove unità.

Queste le nove formazioni:

1.10.19.28.37.46.55.64.73.82

2.11.20.29.38.47.56.65.74.83

3.12.21.30.39.48.57.66.75.84

4.13.22.31.40.49.58.67.76.85

5.14.23.32.41.50.59.68.77.86

6.15.24.33.42.51.60.69.78.87

7.16.25.34.43.52.61.70.79.88

8.17.26.35.44.53.62.71.80.89

9.18.27.36.45.54.63.72.81.90

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In presenza di uno di questi ambi si devono prendere in esame la cifra corrispondente alla decina del primo numero in figura estratto e la cifra finale corrispondente al secondo numero estratto in figura.

Le due cifre indicate dovranno essere abbinate tra di loro ed il risultato di questa operazione darà luogo alla costituzione del numero da mettere in gioco come prima ambata. La seconda ambata sarà determinata dal numero inverso della prima. Faccio presente che quando la cifra della decina del primo numero è uguale alla cifra finale del secondo, la metodologia in questione non deve essere applicata, pena il realizzo di pronostici non affidabili.

Non si tratta di una procedura complicata e, pertanto, può essere messa in atto con profitto da chi avrà la furbizia di farlo, ma per chi non ha ancora assimilato bene i vari passaggi, è meglio produrre un paio di esempi pratici.

Il 25 dicembre del 1993 si proponeva, nel compartimento di Roma, l’ambo in figura 13-76.

La cifra della decina del primo numero, il 13, corrispondeva al valore 1, mentre la cifra dell’unità finale del 76 corrispondeva al valore 6. Abbinando questi due valori si veniva a formare il numero 16 che, nella circostanza, esprime la prima delle due ambate. La seconda ambata era data dal suo numero inverso, il 61. Le due ambate, quindi, erano date dai numeri 16 e 61. Dopo due estrazioni di attesa si produceva la sortita del numero 16.

Nella prima estrazione di gennaio 1994, sempre a Roma, usciva l’ambo in figura 67-58.

Dai rispettivi abbinamenti richiesti dalla procedura si veniva a creare il numero 68, la prima ambata. La seconda ambata era data dal suo inverso, il numero 86. Al terzo colpo usciva il 68.

Potrei seguitare con degli altri esempi, ma mi sembra giusto lasciare a voi il piacere di mettere in pratica la tecnica nelle passate estrazioni, per fare luce sulle possibilità di vincita che essa possiede e, quindi, fare le vostre puntate, adeguatamente.

Per ambo abbinare i numeri appartenenti alla figura delle due ambate

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco dall’estrazione del lotto di oggi 21/04/2016

Roma ambate 51.15

per ambo abbinare i restanti numeri in figura 6

 

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