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LA STRUTTURA DEI NUMERI, di Fabarri

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Chi si addentra nell’osservazione e nell’analisi dei numeri si trova di fronte ad una vasta ed interessantissima gamma compositiva.

Se prendiamo in particolare esame l’aspetto figurale e cadenziale, cioè quello che riguarda le diverse figure (dalla figura 1 alla figura 9) e le diverse cadenze (da 0 a 9) siamo portati subito a dare alcune considerazioni che, come si vedrà, rivelano una speciale unità per comprendere ed anche prevedere il movimento e la evoluzione dei numeri nel corso delle estrazioni.

Prima di tutto, ciascuno dei 90 numeri indichiamo la rispettiva figura e la rispettiva cadenza o finale.

È fin troppo chiaro che il N° 1 ha come indice di figura il dato 1 e come indice di cadenza parimenti il dato 1; di conseguenza ad esso corrispondono i valori 1 – 1, che chiameremo numero compositivo o strutturale binario, perché si riferisce ai due aspetti: figura e cadenza (volendo si potrebbe considerare anche l’aspetto decina). Il N° 2 avrà come indice: 2 e 2 (indice compositivo 22)

E così similmente fino al N° 9 ( indice 99).

Per gli elementi delle altre decine non occorre dare particolare spiegazioni, dato che qualche esempio basterà a chiarire il semplice criterio che si adopera in questa classificazione.

Vediamo qualcuno: 41 (figura 5 – cadenza 1) = 51; 66 (figura 3 – cadenza 6 = 36;

78 (figura 6 – cadenza 8) = 68; 38 (figura 2 – cadenza 8) = 28.

[ads1]Ognuno può facilmente calcolare, come si vede, l’indice strutturale dei vari numeri e constaterà che tali indici formano una successione di valori che parte dal 10 (per il N°10) e arriva al 99 (corrispondente al N° 9).

Si tratta pur sempre di 90 diversi valori.

Un’osservazione importante è la seguente: siccome il primo elemento di questa serie è 10 e l’ultimo è 99, ne risulta che il valore sommativo medio è dato da 10 + 99 = 109 (così come nei 90 numeri la somma media è: 1 + 90 = 91). Eccone una conseguenza piuttosto curiosa.

Prendendo due numeri usciti di seguito, se ne trovi l’indice binario come sopra detto.

Esempio: estrazione del 2 Marzo 1968

Milano 12.41 indice 32.51

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Ora si calcoli l’integrazione di questi due valori a 109 e si ha: 109 – 32 = 77;

109 – 51 = 58 e si trovano due nuovi numeri, che mostrano la tendenza a dare l’ambata nella ruota di base entro poche estrazioni e inoltre l’ambo per tutte le ruote combinati con i due indici 32.51.

esito: 77 dopo 4 estrazioni; 51.77 a Genova dopo 10 estrazioni.

Estrazione del 3 Agosto 1968

Genova 5.31 indici 55.41

Integrazione a 109 = 54.68.

Esito: Genova 68 dopo alla prima estrazione; ambo 54.55 a Cagliari dopo 6 estrazioni.

Estrazione del 10 Agosto 1968

Palermo 38.54 indici 28.94

Integrazione 81.15.

Esito: Palermo 81 dopo 2 estrazioni.

Si noti che, non esistendo il N° 94, bisogna sostituirlo con il N° 4 e perciò gli ambi andavano formati fra 81.15 e 28.4; dopo 4 estrazioni si aveva l’ambo 4.15 a Roma. Questi esempi servono a dare una idea concreta del legame che viene a determinarsi fra i due numeri presi a base e quelli risultati dalla integrale degli indici rispettivi.

Non vogliamo qui dire che la risposta sia costante e sempre rapida.

Tuttavia, approfondendo le osservazioni e gli studi di confronto, si noterà che le operazioni suddette, accompagnate da altre analisi riguardanti la struttura dei numeri sotto l’aspetto binario di figura e cadenza hanno, indubbiamente un valore indicativo che può essere utilizzato e sfruttato con buoni risultati.

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 14/03/2017

Napoli ambate e ambo 75.18

Ambi a Tutte 75.34, 18.89

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