uando la fortuna si affetta a mano Q
Il mondo del Lotto è pieno di aneddoti bizzarri: sogni rivelatori, numeri visti su targhe, segnali celesti tra lavatrici e piccioni. Ma ciò che ha vissuto il signor Gino, 72 anni, il sogno del salumiere in pensione di Pavia, è qualcosa che nemmeno la Smorfia oserebbe inventare.
Gino è uno di quei personaggi che si fanno voler bene al primo sguardo: baffi curati, coppola sempre storta, e una risata che parte dal diaframma e finisce per scuotere gli occhiali. Appassionato del Lotto “da quando si chiamava ancora estrazione a mano”, ha sempre creduto che i numeri giusti arrivassero nei momenti più strani. Ma il sogno che ha fatto la notte del 7 giugno 2025 ha superato ogni sua previsione… e anche ogni logica.
La cena sospetta e la digestione mistica
Tutto comincia con una cena “semplice”, come la definisce lui: cotoletta impanata (doppia), peperonata riscaldata (al microonde, “ma solo per pigrizia”), un panino al sesamo e, per chiudere in leggerezza, mezzo etto di speck e un bicchiere di grappa. Digestione facile? Neanche per sogno.
Verso le 3:14 del mattino, Gino cade in un sonno profondo, con il telecomando ancora in mano e una replica di “Linea Verde” in sottofondo. Ed è lì che inizia il sogno.
Il supermercato dei numeri
Gino si ritrova in un ipermercato, grande almeno quanto lo Stadio San Siro, ma completamente deserto. Luci al neon tremolanti, scaffali infiniti, silenzio irreale rotto solo da una voce fuori campo che annuncia:
“Benvenuto da Numeri Market! Oggi sconti incredibili su tutte le cadenze pari e i ritardatari centenari. Affrettatevi!”
Al posto di detersivi, passate e biscotti, Gino nota che gli scaffali sono pieni di numeri. Ogni numero è incartato come un salume, con etichette colorate che riportano caratteristiche sorprendenti:
- **19** – “delicato, ottimo su Roma”
- **44** – “stagionato da 88 colpi”
- **63** – “piacevole ma pungente, consigliato su Cagliari”
Inizia a spingere un carrello con la ruota storta, che cigola come un’armonica, mentre osserva le confezioni. Ogni numero ha un odore diverso. Il 69 profuma di gorgonzola, il 27 sa di finocchiona, e il 28 di prosciutto cotto con retrogusto di nostalgia.
L’incontro col prosciutto parlante
Arrivato al banco affettati, Gino incontra un uomo col grembiule bianco e la testa… di prosciutto. Ma non un prosciutto qualunque: ha il volto di suo zio Mario, salumiere di fama e memoria storica del quartiere, scomparso nel 2004 ma ancora rispettato da tutta la Pavia gastronomica.
“Zio Mario… sei tu?”, chiede Gino emozionato. Il prosciutto annuisce e con tono grave dice:
“I numeri vanno affettati col cuore, non col coltello. Guarda dietro la mortadella.”
Gino si volta e trova una mortadella gigantesca, più alta di lui. Sul budello rosa sono appese tre etichette con numeri evidenziati in rosso:
- 28 – “Buono e diretto”
- 63 – “Per chi non ha paura di rischiare”
- 84 – “Ultima chiamata prima della svolta”
Il carrello impazzito e il risveglio
Appena Gino tocca l’etichetta col numero 63, il carrello impazzisce. Inizia a correre da solo, slalom tra i banchi frigo, schiva barattoli fluttuanti e passa sotto uno striscione che recita:
“Offerta valida per 9 colpi! Dopo si torna ai sogni normali.”
Una vecchietta volante gli lancia un dado con sopra solo il numero 90. Gino cerca di gridare, ma gli esce solo un rutto da grappa. Proprio mentre il carrello punta a tutta velocità verso il banco dei numeri “Proibiti” (chiuso con nastro giallo), si sveglia di soprassalto.
Post-sogno: il bar, il tovagliolo e l’illuminazione
Alle 8:00 Gino è già al bar “Da Ernesto”, cappuccino e brioche alla mano. Ma non ha pace. Prende un tovagliolo e scrive di getto i numeri: 28.63.84. Lo mostra al barista che, abituato alle sue visioni, esclama: “Gino, se non giochi stavolta ti caccio!”.
Da lì il passaparola si diffonde. La tabaccheria sotto casa registra **un boom di giocate sulla ruota di Napoli**, la più citata nel sogno. E qualcuno giura di aver sognato la stessa mortadella, ma con i numeri invertiti.
Smorfia e interpretazione (più o meno seria)
La Smorfia napoletana conferma:
- 28 – “I seni” (ma Gino insiste che per lui è la mortadella)
- 63 – “La sposa” (ma lui l’ha vista in forma di prosciutto)
- 84 – “La chiesa” (o l’ipermercato spirituale dei numeri)
Un analista dei sogni — il dottor Carletto di Voghera — ha tentato un’interpretazione più psicologica: “Gino proietta sulla mortadella la sua necessità di ordine nel caos. I numeri rappresentano il bisogno di controllo su ciò che non può dominare.”
Tradotto: gioca e non pensarci troppo.
Conclusioni (e promemoria al banco salumi)
Il sogno del signor Gino, per quanto surreale, mostra la potenza dell’immaginazione e la sua capacità di filtrare il quotidiano attraverso la lente del simbolismo. O forse era solo la peperonata.
Sta di fatto che la combinazione 28.63.84, associata alla ruota di Napoli, ha iniziato a girare tra i fedelissimi del Lotto come “la terna della mortadella”. E se uscirà, si parlerà a lungo del “salumiere profeta”.
Numeri da giocare ispirati al sogno
Ambata: 28
Ambo secco: 28.63
Terno: 28.63.84
Ruota consigliata: Napoli
Periodo di gioco: 9 colpi, dal 9 al 22 giugno 2025
Nota finale: ogni sogno è un codice, ogni numero è una possibilità. Ma solo chi ha fame (di fortuna) può davvero interpretarlo. E Gino, di fame, ne sa parecchio.
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