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Il ritardo di posizione e previsione d’ambo secco

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Il numero ha un ciclo teorico (o equo) di 18 estrazioni!

Infatti: 90:5 = 18 (5 sono i numeri estratti su ciascuna ruota).

Quando si dovrebbe attaccare un numero ritardatario?

In molti si sono cimentati a rispondere: c’è stato chi ha detto a 120 colpi; chi a 130; chi a 140.

Visto che son qui, mi “cimento” anch’io e, tanto per fare lo spiritoso, dico a 17 estrazioni.

Già, perché tante sarebbero in un ipotetico “mondo a colori”, ove tutto filasse in maniera regolare, lineare, perfetta, e anche gli eventi lottistici, perciò, fossero “democratici”.

Oggi a me, domane a te, e quindi in un ciclo di 18 estrazioni tutti i numeri a sortire – da cui il mio 17 di poc’anzi (il fatto, poi, che con la mia “pensata” realizzerei pure la cinquina è “ininfluente” ai fini dell’economia della procedura che oggi vorrei illustrare).

Un Mondo Lottistico gestito dall’ORDINE, dunque, e non dal CASO, come invece avviene nella cruda realtà, unarealtà gestita, appunto, solo ed esclusivamente dalla Grande Padrona di un po’ tutti i giochi: LA LEGGE DEL TERZO.

(Parlerò un’altra volta di questa, che oggi c’entra poco o nulla col discorso)

Qualcheduno, a volte, si sarà pure chiesto COME MAI, allorché sulla TAVOLA DEI RITARDI svettano 2 GRANDI ASSENTI in 1° e 2° posizione, come per presa in giro il 2° assente sortisce prima di quello sito in 1° posizione.

Nell’almeno 80% dei casi vi è una risposta prettamente matematica, e quindi l’evento non è stato per mero “capriccio del Caso”. E’ “colpa”, infatti, del RITARDO DI POSIZIONE, o, per meglio dire (“canonicamente parlando”), RITARDO RELATIVO.

Cos’è?

Il RITARDO DI POSIZIONE, a differenza del RITARDO CRONOLOGICO vero e proprio evidenzia “IL NUMERO DI COLPI DA CUI UN NUMERO OCCUPA UN DETERMINATO POSTO NELLA SPECIALE TABELLA-ASSENZE”.

Nel caso del 1° ritardatario, per esempio: da quando “costui” si trova appunto in 1° posizione.

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Tale numero stanziale rimarrà sempre in correlazione col ritardo intrinseco (il cronologico!) di un dato numero sito in quel posto, infatti, con l’aumento delle prove, estrazione dopo estrazione, se si divide RITARDO RELATIVO per RITARDO CRONOLOGICO ci si avvicinerà, alla lunga, all’UNITA’.

Ma ritorno, con un esempio, al perché un numero secondo ritardatario sovente sortisce prima del primo.

Chiamerò l’assente più “anziano” n. 90, e quello più “giovane” n. 89. Ora, si immagini che, dopo la sortita di un altro numero ancora precedentemente inquilino della 1° posizione, essi vengano a trovarsi dal 2° al 3° posto al 1° e 2°.

I due numeri quindi si troverebbero, sebbene in 1° e 2° posizione-cronologica, ALLA PARI per quanto concerne il RITARDO DI POSIZIONE: zero estrazioni, per l’appunto!

E allora, proseguendo nell’esempio, si faccia conto che il numero in 1° posizione, il 90, abbia un RITARDO CRONOLOGICO di 85 colpi e che quello sito in 2°, l’89, ne abbia invece 70.

Cosa accade, ad esempio, dopo 52 concorsi?

Ovviamente tutti e due i numeri hanno 52 turni in più, e quindi si ritrova il 90 a 137 e l’89 a 122, per quanto riguarda il RITARDO CRONOLOGICO, ma il RITARDO DI POSIZIONE è il medesimo, e perciò il rapporto/correlativo non è lo stesso giacché i 2 coefficienti sono diversi!

Si osservi, logicamente dopo 52 colpi, visto che si è partiti da zero, il RITARDO DI POSIZIONE è di 52 concorsi per entrambi.

Perciò, il n. 90 si trova così:

       52

———–  =  0,3795620

     137

Il n. 89, invece, ha questo punteggio:

      52

———-   =   0,4262295

   122

Come si può facilmente osservare, il coefficiente del 2° ritardatario è PIU’ ALTO (cioè più vicino all’UNITA’) di quello del 1° assente: 0,426 contro 0,379.

Sarà, forse, solo per questo che l’89 sortirà quasi sicuramente prima del 90!!

METODO EMPIRICO

Per mia personalissima esperienza, ho fissato perciò il numero consono di Concorsi cui iniziare l’ATTACCO al ritardatario, su nessun numero cronologico particolare, bensì col mio “coefficiente personale”, cioè: 0,420!!! (e questo serva non solo per i primissimi assenti!)

UN ESEMPIO VALGA PER TUTTI

Il n. 38 a Bari, sul quale mezza Italia lottistica s’andò a “devastare”, sino al 16 di aprile del 1994 (alcuni infatti lo attaccarono già durante le vacanze estive), chiuse la sua permanenza sul TABELLONE con un’assenza cronologica di 153 concorsi e una CONTINUITA’ in 1°posizione di 65 turni. E perciò, il 16-4-1994, allorché il 38 si “decise” a uscire, il rapporto fu: RITARDO DI POSIZIONE 65 turni; RITARDO CRONOLOGICO 153, come già detto.

                      65

DUNQUE:  —— = 0,4248366 !!

                     153

“Ergo”: con quest’accorgimento (sebbene puramente empirico!) si sarebbe vinto in 2 SOLI COLPI, in quanto il numero sarebbe stato attaccato 2 concorsi prima solamente (di 0,420), quando il rapporto fra RITARDO DI POSIZIONE e RITARDO CRONOLOGICO si trovava per l’ultima volta in approssimazione per difetto. Era cioè a:

                63

             —— = 0,4172185

              151

Ciononostante non sto qui a dire che il 38 non sarebbe potuto uscire molte estrazioni prima, ma chi non volesse perire finanziariamente, attaccando – per prassi – intorno ai 120/130 turni (rimanendo poi senza fondi per il prosieguo del gioco qualora gli accadesse un “incidente di percorso” di questi tipi qua), può seguire questa procedura. Rimane però pacifico che lo scommettitore, accettata la procedura, non abbia a battere ciglio nei casi in cui l’ambata vada a sortire prima di 0,420.

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto del 09/04/2019

Milano ambata 10

Ambi secchi 10.17 e 10.39

Per ambo e terno 10.17.39

 

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